Descrivere Varanasi

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Varanasi città indiana, luogo di importanza religiosa per gli hindu. Adagiata sulla sponda sinistra del Gange in Uttar Pradesh. E’ tra le più antiche città del mondo.

Può bastare questo per definire una delle più antiche città del mondo?

E’ possibile in parole, descrivere questa città e l’atmosfera che vi si respira?

E’ possibile capirne il senso dopo una breve visita?

No, non bastano a definire una città come Varanasi, uno dei luoghi più complessi, stratificati e spiritualmente carichi del mondo. Descrivere Varanasi in parole è un’impresa che sfida chiunque ci abbia messo piede: ogni vicolo, ghat e tempio racconta storie che si perdono nei millenni, intrecciandosi con miti, tradizioni e la vita quotidiana.

Varanasi non è solo una città, è un’esperienza.
Adagiata sulla sponda sinistra del sacro fiume Gange, è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e, allo stesso tempo, scorre incessantemente, proprio come le acque del fiume. Gli hindu credono che morire a Varanasi e essere cremati sulle sue rive porti alla moksha, la liberazione dal ciclo delle rinascite. Ma la città non è solo un luogo di morte: è un vibrante caleidoscopio di vita.

1. La magia dell’alba sui ghat

Al mattino presto, i ghat di Varanasi si animano di vita: i pellegrini si immergono nelle sacre acque del Gange per purificarsi dai peccati, mentre il sole sorge lentamente, tingendo il cielo e il fiume di tonalità dorate. Le barche affollate di devoti e turisti offrono un punto di osservazione privilegiato. Il silenzio della natura si intreccia con i canti vedici e i suoni delle campane provenienti dai templi. È un momento che trascende il semplice paesaggio e diventa una connessione spirituale.

2. Il Ganga Aarti serale

Ogni sera, sui ghat principali come il Dashashwamedh Ghat, si tiene il Ganga Aarti, una cerimonia spettacolare dedicata al fiume Gange. Giovani sacerdoti eseguono rituali coreografati con lampade ardenti, incensi e canti sacri. Le migliaia di lampade galleggianti offerte al fiume dai devoti creano uno spettacolo visivo e spirituale indimenticabile. Non è solo una celebrazione, è una dimostrazione della profonda connessione tra la cultura hindu e il fiume sacro.

3. I vicoli della città vecchia

Addentrarsi nei vicoli di Varanasi è come entrare in un mondo a sé stante. Le stradine strette, brulicanti di attività, offrono un’esperienza sensoriale unica: dai mercati di seta e gioielli ai venditori di dolci e tè speziato, passando per i templi nascosti come il Pita Maheshwar Shivling, che si trovano spesso nei luoghi più improbabili. Ogni angolo ha una storia da raccontare, e il caos è parte integrante della sua bellezza.

4. I crematori e la spiritualità della morte

I Manikarnika Ghat e Harishchandra Ghat sono luoghi dove si svolgono le cremazioni, un processo che non si ferma mai. Qui, la morte non è un tabù, ma una parte accettata e visibile della vita. Osservare i riti funebri hindu, così profondamente intrecciati con la fede nella rinascita e nella liberazione (moksha), può essere un’esperienza trasformativa per i visitatori.

5. I templi millenari

Il Kashi Vishwanath Temple, uno dei dodici Jyotirlinga dedicati a Lord Shiva, è il cuore spirituale di Varanasi. Visitare questo tempio, con i suoi incessanti flussi di devoti, le offerte rituali e i canti sacri, è un’immersione nella fede. Allo stesso tempo, i piccoli templi nascosti nei vicoli, come il Pita Maheshwar Shivling, offrono momenti di tranquillità e contemplazione.

6. La cultura e le arti

Varanasi è anche una culla di arti e cultura. È famosa per la musica classica indiana, con artisti di fama mondiale che vi si esibiscono, e per la seta di Banaras, tessuta con dettagli intricati e usata per creare splendidi sari. Assistere a un concerto serale o visitare un laboratorio di tessitura è un modo per entrare in contatto con l’anima artistica della città.

7. La vita quotidiana sul fiume

Guardare la vita che si svolge lungo il Gange è come osservare un flusso continuo di tradizioni: sacerdoti che eseguono rituali, donne che lavano i vestiti, bambini che giocano nell’acqua e anziani che meditano in silenzio. È un ciclo eterno che riflette la connessione indissolubile tra il fiume e la città.

8. L’ospitalità e le storie della gente

Interagire con i locali è un’esperienza a sé. Dai sacerdoti ai venditori ambulanti, ognuno ha una storia da raccontare, spesso intrecciata con miti e leggende di Varanasi. Sedersi in una piccola chaiwala (bancarella di tè) e ascoltare le loro storie è un modo autentico per entrare in sintonia con l’essenza della città.

Capirla in una breve visita?

Difficilmente. Una breve visita a Varanasi ti darà solo un assaggio della sua complessità. Potresti cogliere l’energia vibrante del Ganga Aarti alla sera, quando migliaia di lampade si riflettono nelle acque del fiume, o perderti nei canti che risuonano dal tempio di Kashi Vishwanath. Tuttavia, il “senso” di Varanasi è qualcosa che richiede tempo per essere compreso. Sono stato a Varanasi per periodi che variano dalle due alle tre settimane per volta, eppure Ci sono aspetti di Varanasi che mi sfuggono ancora. È una città che non si può spiegare del tutto; va vissuta.

Il vero significato di Varanasi:

Non è solo una città da visitare, ma un luogo da vivere, da assorbire. È un viaggio che sfida il tuo rapporto con la vita e la morte, con il sacro e il profano, con te stesso. Per alcuni, è un luogo di rinascita; per altri, è un luogo di pace eterna.

Se hai il tempo e la pazienza, Varanasi ti insegnerà a vedere il mondo con occhi nuovi. Non perché ti mostri qualcosa di diverso, ma perché ti costringerà a guardare dentro di te.

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