Questa storia inizia a Varanasi, una notte fresca e ventilata di metà febbraio. La stazione come sempre è affollata , caotica e rumorosa. Gli altoparlanti , a ciclo continuo, annunciano i treni in partenza. Il rajdhani express è atteso al binario 6.
La stazione di arrivo , dopo la notte in treno, sarà New Delhi , dove nel tardo pomeriggio ci attende un treno per jaipur. Abbiamo , contrariamente alle nostre abitudini ,prenotato un rajdhani e non il consueto, più economico ma meno veloce Shiva ganga express.
Due precisazioni, sono a questo punto indispensabili per comprendere gli eventi. Uno: i rajdhani sono treni veloci, prestigiosi e guardano gli altri treni dall’alto al basso , ostentando superiorità mista a una sorta di compassione. Sono l’orgoglio delle ferrovie indiane
Il Rajdhani Express (हिन्दी: – राजधानी एक्सप्रेस ) è una serie di servizi di treni passeggeri in India gestiti dalle ferrovie indiane che collegano la capitale nazionale di Nuova Delhi con le capitali o la più grande città di vari stati. La parola Rajdhani significa Capitale in molte lingue parlate in India. Questa serie di treni ha la massima priorità nella rete delle ferrovie indiane ed è anche considerata prestigiosa e premium.
Wikipedia
Due: il sistema di prenotazione, per tutti i treni indiani a lunga percorrenza, prevede la lista d’attesa. Si possono comprare i biglietti ed attendere l’assegnazione del posto. se così non fosse , l’intero ammontare sarà rimborsato.
Dopo queste dovute precisazioni, torniamo a noi. Il giorno prima, fiduciosi, controlliamo la nostra posizione in lista. Perfetto, numero uno e numero due della lista , il ragionamento è semplice. Vuoi che in 24 ore non si liberino due posti?, saranno automaticamente assegnati a noi.
Per onestà di cronaca , nelle ore successive, abbiamo più volte tentato di controllare nuovamente la nostra posizione. Ed è qui che il destino o se vogliamo il karma, ha voluto dare il suo contributo alla storia, rendendo irraggiungibile il sito delle ferrovie indiane.
Siamo al binario 6 , il treno viene annunciato. Lentamente , fischiando come solo i treni indiani sanno fischiare, entra in stazione. Saliamo zaino in spalla sulla prima carrozza di seconda classe. Ci fermiamo sul disimpegno , dove un lavandino e due bagni sono a disposizione dei viaggiatori, chiudiamo la porta. Il treno fischia di nuovo , annuncia la partenza, ci sediamo a terra e aspettiamo cosi’ il capotreno.
La mezzanotte è da poco passata , tutti dormono , tende marrone scuro assicurano la privacy ai viaggiatori , il treno corre , le giunture dei binari battono il tempo , to tom.. to tom. E così cullato da questo piacevole ritmo mi addormento , o meglio credo di aver dormito.
Due militari sono in piedi davanti a noi , il fucile in spalla e lo sguardo perplesso. Fanno quel gesto con la mano tipico degli indiani, quando non riescono a capire che cacchio succede. Io sorrido , ma loro no, hanno la faccia lievemente contrariata, a gesti ci fanno capire che sarebbe meglio seguirli.
Sempre con il sorriso in faccia siamo ora davanti al capotreno. Lui come i militi ride poco, anzi sempre davvero incazzato, tecnicamente siamo saliti senza biglietto. La lista d’attesa non è cambiata, siamo rimasti al numero uno e due. Il nostro piano non ha funzionato.
Siamo ora nelle cucine, non domandatemi perché siamo stati accompagnati in cucina , me lo chiedo ancora oggi. Cuochi e inservienti dormono a terra, avvalorando la nostra tesi che, gli indiani dormono ovunque. Un personaggio panciuto che ricorda Jabba the Hutt di Star Wars è seduto davanti a noi. Parla un incomprensibile inglese , anche perché ha la bocca piena di betel , ci minaccia, ci guarda dall’alto del suo sgabellone , e ci fa capire che alla prossima stazione ci avrebbero buttato giù.
Allahabad : due di notte il treno si ferma , cortesemente i due militari ci fanno scendere e ci ammoniscono ” non si sale sul treno più bello d’ india senza biglietto, cialtroni” . Cerchiamo la biglietteria, fortunatamente a quest’ ora è deserta. Il bigliettaio dorme, lo svegliamo e si altera notevolmente. Stanotte l’intera India sembra avercela con noi. Compriamo due biglietti ordinari per Delhi , dopo un’ora siamo su un affollatissimo, lentissimo, treno. Riusciamo a dormire , poco per la verità, accovacciati sotto il lavandino. Arriveremo dopo 12 ore , giusto il tempo di prendere un altro treno affollatissimo, lentissimo, per Jaipur. Ma questa è un’altra storia.
Altre storie
Magica notte
Nel cuore della notte a Varanasi, quando il sacro fiume Gange scorre placido sotto il manto scuro del cielo, si crea...
Da uno spiraglio, la felicità
Da uno spiraglio, La felicità Certo lo so, non é una bella foto. Non é certo lo scatto perfetto, questo...
le limpide acque del Gange II°
Leggi la Prima parte le limpide acque del Gange II°: Che notte di trambusto, il suono delle acque del Gange...
Haridwar le limpide acque del Gange
QUI La Seconda parte Haridwar le limpide acque del Gange Prima parte: Dopo i giorni trascorsi a Rishikesh decido di...
Mahadeva Temple Tambdi Surla
Mahadeva Temple Tambdi Surla - La strada asfaltata corre molto distante dalla mia capanna nella foresta, nonostante ciò per tutta...
Arambol – birra e omelette
Arambol è una località vivace, sopratutto la sera, la mattina presto dorme. Dorme il sonno delle ore piccole, dei locali all’aperto pieni di bevitori, delle feste in spiaggia