Pita Maheshwar a Varanasi

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Un segreto nascosto

Il tempio di Pita Maheshwar Shivling a Varanasi è uno dei gioielli più nascosti della città. La sua posizione esatta è un segreto custodito con cura: vi indicherò solo la zona generale, lasciando a voi il piacere e l’avventura di trovarlo. E’ situato nel quartiere di Shitala Gali.

Questo tempio unico si trova a 12 metri di profondità sotto il livello del suolo, e i visitatori possono prendere il darshan (la visione sacra) sbirciando attraverso un piccolo foro praticato nel terreno. È un’esperienza suggestiva e misteriosa, come se si stesse scrutando nel cuore della terra per connettersi con il divino. Non è semplice arrivarci: il tempio è ben nascosto tra i vicoli labirintici della città vecchia, dove ogni strada sembra raccontare storie di fede, storia e spiritualità.

Il tempio apre ufficialmente solo in occasioni speciali come Shivratri, la notte sacra dedicata a Lord Shiva, Rang Bhari Ekadashi, che celebra l’arrivo della primavera, e i lunedì della stagione dei monsoni, quando le piogge donano nuova vita alla terra. Tuttavia, anche durante il resto dell’anno, è possibile vedere lo Shivling attraverso il foro, offrendo un’opportunità unica di contemplazione spirituale.

Secondo le credenze, il Pita Maheshwar Shivling è uno Shwayambhu, ovvero una forma auto-manifestata del sacro Shivling. La sua origine risalirebbe a tempi antichissimi, e la sua menzione si trova persino nello Skanda Purana, una delle 18 sacre scritture dell’induismo. Questo Shivling non è solo un simbolo di devozione, ma si dice che chi lo adora possa garantire la Mukti (la liberazione spirituale) alle sue prossime 20 generazioni. Si narra che, quando il Supremo si manifestò come il Kashi Vishwanath Jyotirlinga, gli dei e le dee scesero per avere il darshan di Baba Vishwanath, ma rimasero delusi nel non trovare il loro Padre Supremo consacrato in quel luogo sacro. In risposta alle loro preghiere, il Parama Pita lasciò Gaya per stabilirsi a Kashi come Swayambhu Shiva Linga.

L’atmosfera attorno al tempio è intrisa di vita. Le strette stradine che portano al tempio sono un intricato labirinto, animate da negozi di dolci, venditori di fiori e incenso, e dai canti rituali che riecheggiano Nell ‘aria. È incredibile pensare che un luogo così sacro possa restare nascosto, eppure è questa discrezione a renderlo così speciale.

I templi di Kashi, come questo, sono stati custoditi e protetti dai residenti per generazioni. Durante i periodi di invasione, specialmente sotto il regno di Aurangzeb, molti di questi luoghi sacri furono nascosti sotto case e vicoli per salvarli dalla distruzione. Il Pita Maheshwar Shivling è un esempio straordinario di questa resilienza culturale: le case intorno al tempio non sono semplici abitazioni, ma vere e proprie fortezze del patrimonio spirituale, costruite per preservare la fede.

Visitare il Pita Maheshwar Shivling è molto più che una semplice esperienza religiosa: è un viaggio nella storia di Kashi, un’immersione nelle sue tradizioni millenarie e un’opportunità per connettersi con il sacro in un modo che poche altre esperienze possono offrire.

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